Il vintage è bello perché è vario. Ma siamo sicuri di conoscere le differenze fra un oggetto vintage, come ad esempio una borsa, e l’equivalente usato o di seconda mano? Sono sicura che a una domanda del genere non tutti saprebbero rispondere. Il vintage può infatti essere usato e di seconda mano, ma anche no. Ci sono ad esempio capi vintage che mostrano ancora il proprio cartellino originale, perché conservati come rimanenze di magazzino o come esemplari utilizzati per esposizione (fiere, mostre, ecc). E ce ne sono altri che pur senza avere il cartellino si capisce che sono stati usati pochissimo, magari in occasione del giorno delle nozze o di un anniversario importante. D’altra parte bisogna stare all’occhio quando si legge “vintage”. Questa parola è diventata ormai di moda, e molti venditori, in buona o cattiva fede, la usano senza cognizione di causa, in sostituzione del classico “seconda mano”, anche se poi a tutti gli effetti si tratta di un usato normale.
Ma che cosa significa quindi esattamente il termine “vintage”? E quali sono le differenze rispetto al classico second hand? Nel mondo dell’abbigliamento la risposta è semplice: un capo vintage, come un abito o un paio di scarpe, è un oggetto o accessorio innanzitutto originale, realizzato cioè da un marchio specifico, secondo lo stile e le caratteristiche di quel brand particolare. Ci può essere poi un valore aggiunto “storico”, perché magari l’abito, la giacca, la borsa o le scarpe hanno segnato un’epoca, o perché provengono da una collezione rinomata e ricercata, tipicamente da case di moda come Fendi, Gucci, Prada, Louis Vuitton, Valentino o altre.
Volendo schematizzare all’estremo:
- Un paio di scarpe Nike di una qualunque collezione sportiva o casual del 1990 NON sono vintage ma second hand (usato)
- Un paio di scarpe Dolce & Gabbana originali e autentiche di una collezione del 1990 sono vintage e, a seconda delle condizioni, usate o come nuove
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CONSIGLI PER DISTINGUERE IL VINTAGE VERO DAL FALSO
Altra questione che non tutti hanno chiara in mente è che ci sono due tipi di vintage, quello vero e quello falso. Il valore dell’uno e dell’altro cambia notevolmente, e così anche la qualità. Mentre il vintage vero è autentico e quindi può costare anche di più del nuovo a seconda della rarità e dello stato di conservazione, il vintage falso è una pallida imitazione, che tenta di riprodurre certi punti distintivi ma che nei fatti ha una qualità scadente, di gran lunga inferiore al corrispondente prodotto originale. Riconoscerlo non è semplice ma possiamo basarci su alcuni elementi ricorrenti:
- etichetta e ologramma, con le informazioni salienti e la scritta Made in Italy o entrambe. L’etichetta a volte potrebbe non essere presente, anche qui dipende da come è stato conservato il prodotto
- cuciture e micro-cuciture, da controllare e addirittura contare per capire se rientrano nei canoni produttivi del brand che abbiamo per le mani
- numero di serie, il dettaglio più rilevante in assoluto, assegnato di solito alle borse ma non solo. Questo codice identifica il capo ed è unico per ciascuna serie o prodotto!
IDEE CONFUSE? ACQUISTA SICURO O RICHIEDI UNA CONSULENZA!
Se hai le idee più confuse di prima non ti devi preoccupare. Cercare e in molti casi autenticare un capo d’abbigliamento o un accessorio vintage è un vero e proprio lavoro. Sono impegnata tutti i giorni e a volte anche nei week end in questa selezione, e ti assicuro che non è scontato trovare proposte di valore conservate in maniera impeccabile.
Per evitare fregature, ti consiglio di scegliere canali di acquisto sicuri, come il mio shop online con una selezione curata dei migliori brand di alta moda.
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Fare affari è un gioco da ragazzi: scopri anche tu il piacere del vintage di lusso!